Il fenomeno della Pirateria Digitale

Negli anni 2000, la pirateria digitale era diventata un fenomeno diffuso che contribuì significativamente al declino del videonoleggio di prodotti fisici come DVD e VHS.

La crescita esponenziale di Internet e l'emergere di tecnologie di condivisione di file permisero agli utenti di accedere facilmente ai contenuti piratati, riducendo drasticamente la domanda di noleggi fisici.

Questo cambiamento accelerò il fallimento dei negozi di videonoleggio tradizionali e spianò la strada per l'ascesa delle piattaforme legali di streaming.

La pirateria su Internet venne spesso considerata la principale colpevole di questa crisi.
Tuttavia, come si legge alla voce "videoteche" sul nobile sito Wikipedia, diversi studi dimostrarono che i consumatori di contenuti pirata erano anche tra i più grandi compratori di prodotti legali.
Mi permetterei di aggiungere che questa parrebbe essere una sconcertante ovvietà e un notevole paradosso, simile a dire che chi fuma sigarette di contrabbando è anche il miglior cliente del tabaccaio.

L'Impatto della Pirateria Digitale
 
Diffusione della Banda Larga:
L'aumento della disponibilità di Internet a banda larga ha reso possibile il download rapido di film e altri contenuti multimediali.
Piattaforme di file sharing come Napster, Kazaa e successivamente i client BitTorrent hanno permesso agli utenti di condividere grandi quantità di dati senza costi aggiuntivi significativi.
 Tecnologia di Condivisione di File:
Le tecnologie di peer-to-peer (P2P) hanno giocato un ruolo cruciale nella diffusione della pirateria digitale.
Questi sistemi permettevano agli utenti di scaricare e condividere file direttamente tra loro, bypassando i canali di distribuzione ufficiali e spesso legali.
 Impatto Economico:
La pirateria ha avuto un impatto devastante sull'industria del videonoleggio.
Molti negozi di noleggio hanno visto un calo significativo delle entrate, poiché i clienti preferivano scaricare o guardare film piratati piuttosto che noleggiarli.
Secondo un rapporto della FAPAV, l'industria audiovisiva italiana ha perso miliardi di euro a causa della pirateria​ (ACE)​.

Mancanza di Contrasto Efficace
Durante i primi anni 2000, la pirateria digitale è proliferata per diversi motivi:
Tecnologia Avanzata:
 La diffusione di Internet a banda larga facilitò il download e la condivisione di file. Piattaforme come Napster, Kazaa, e successivamente i client BitTorrent resero accessibili i contenuti piratati a un vasto pubblico.
Legislazione Inadeguata:
Le leggi non erano aggiornate per affrontare efficacemente la pirateria digitale. La mancanza di un quadro legale adeguato rese difficile per le autorità contrastare il fenomeno in modo tempestivo.
Risorse Limitate:
Le forze dell'ordine spesso non avevano risorse o formazione necessaria per combattere la pirateria digitale in modo efficace.
   
Possibili Interessi delle Compagnie di Telecomunicazione
Durante questo periodo, emerse il sospetto che alcune grandi compagnie di telecomunicazione potessero beneficiare indirettamente dalla diffusione della pirateria.
L'accesso ai contenuti piratati incentivava l'abbonamento ai servizi di banda larga, contribuendo all'espansione del mercato Internet domestico.
Tuttavia, forse anche alla luce della potenza finanziaria delle compagnie di telecomunicazioni, rimase solo una presunta speculazione, su cui non emersero prove concrete a supporto di tale affermazione.
Rimase il fatto che l'assenza di azioni efficaci contro la pirateria nei primi anni 2000 facilitò la diffusione di Internet e influenzo le inevitabili abitudini di consumo dei contenuti digitali.
Le lezioni apprese da quel periodo portarono a un miglioramento delle leggi e delle tecnologie di contrasto alla pirateria negli anni successivi, anche se mai riuscendo a debellarla totalmente.
 
Questa trasformazione del mercato segnò la fine di un'era per il noleggio di film su supporto fisico, aprendo la strada alle moderne piattaforme di streaming legali come Netflix, Amazon Prime Video e Sky per citarne alcune, e molte altre.
 
L'Ascesa delle Piattaforme di Streaming Legali
 
Piattaforme di Streaming:
In risposta al declino del videonoleggio fisico e alla crescente domanda di accesso digitale, sono emerse diverse piattaforme di streaming legali. Netflix, che ha iniziato come servizio di noleggio di DVD per posta, ha rapidamente adattato il suo modello di business per diventare un leader nel mercato dello streaming.
 Servizi On-Demand:
Altre piattaforme come Amazon Prime Video, Hulu, e successivamente Disney+, hanno seguito l'esempio di Netflix, offrendo una vasta gamma di contenuti accessibili legalmente in qualsiasi momento e da qualsiasi dispositivo connesso a Internet.
Offerte Locali:
Anche servizi locali come Sky in Italia hanno ampliato la loro offerta per includere opzioni di streaming on-demand, rendendo più facile per i consumatori accedere ai loro contenuti preferiti senza ricorrere alla pirateria.
 Benefici delle Piattaforme Legali:
Le piattaforme legali offrono numerosi vantaggi rispetto alla pirateria, tra cui una qualità video superiore, la sicurezza da malware e virus, e il rispetto dei diritti d'autore. Questi fattori hanno contribuito a un calo della pirateria man mano che i servizi legali diventavano più accessibili e convenienti.
 
Conclusione
Il passaggio dal videonoleggio fisico alla pirateria digitale e infine alle piattaforme di streaming legali rappresenta un'evoluzione significativa nelle abitudini di consumo dei contenuti audiovisivi.
La pirateria ha accelerato il declino del videonoleggio, ma ha anche stimolato l'innovazione e la nascita di nuove modalità legali per fruire dei contenuti digitali.
 
Risorse e Approfondimenti
Informazioni sulle Piattaforme Legali di Streaming
 
1.       JustWatch
Una piattaforma che aiuta gli utenti a trovare dove guardare legalmente film e serie TV online.
Visita: JustWatch
 2.       Flixster
Offre accesso legale a film e show televisivi attraverso una vasta gamma di dispositivi.
Visita: Flixster

 Studi e Statistiche sulla Pirateria Digitale e Link a Campagne Anti-Pirateria
 1.       FAPAV - Osservatorio sulla Pirateria Audiovisiva
L'Osservatorio FAPAV fornisce dati e analisi sulla pirateria audiovisiva in Italia, inclusi i danni economici e l'impatto sul PIL.
Maggiori dettagli: FAPAV - Osservatorio sulla Pirateria Audiovisiva

 2.       Università di Portsmouth - Studio sugli Effetti delle Campagne Anti-Pirateria
Uno studio che analizza l'efficacia delle campagne anti-pirateria e l'impatto della "resistenza psicologica".
Maggiori dettagli: Macitynet - Le Campagne Anti-Pirateria
22/12/2021 - FAPAV lancia #WeAreStories, la campagna a tutela e sostegno dell’intera industria audiovisiva
15/6/2017 - Pirateria - Indagine FAPAV/Ipsos: intervista a Roberto Paris (Universal Pictures H.E. Italia)
2/3/2017 - Intervista di Federico Bagnoli Rossi per Io Faccio Film
2/3/2017 - Intervista di Carlo Bernaschi per Io Faccio Film

3/11/2016 - Io Faccio Film - Luciana Migliavacca alla Mostra internazionale del cinema di Venezia 2016

8/6/2011 - Conferenza AFI Roma - Luciana Migliavacca
Pubblicità Anni 90 - Fapav (con Diego Abatantuono) - 1995

Unione italiana editoria audiovisiva

L' Unione italiana editoria audiovisiva (nota anche come Univideo) è un'associazione italiana che si occupa della diffusione dell'home video e degli interessi delle aziende operanti nel settore. 
Fondata nel 1983, l'associazione raccoglie imprese che operano nel settore audiovisivo; Univideo è membro di Confindustria e dell'International Video Federation (IVF) di Bruxelles.
 Dal 2011 al 2015 presidente dell'associazione è stato Roberto Guerrazzi. Con le nomine del 16 febbraio 2015 il presidente per il biennio 2015/2016 è Lorenzo Ferrari Ardicini, amministratore della CG Entertainment.
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